Quando il vino incontra la tecnologia: nasce Smart Venues
Il 24 novembre, al prestigioso Westin Palace, è stato presentato Smart Venues, l’innovativo progetto firmato Softec SpA che unisce il vino alla tecnologia, la tradizione all’intelligenza artificiale. Durante l’evento “Stile Siciliano – I vini rossi del futuro: Il Frappato”, promosso dall’Enoteca Regionale della Sicilia (sede del Sud-Est) e organizzato da AIS Lombardia – delegazione di Milano, i riflettori sono stati puntati su un modo completamente nuovo di vivere l’esperienza del vino.
L’iniziativa prende vita dal cuore della Sicilia, ma sceglie il capoluogo lombardo come trampolino di lancio per far conoscere al grande pubblico una piattaforma che promette di rendere il consumatore protagonista assoluto. Attraverso app intelligenti e QR code interattivi, chiunque potrà scoprire non solo il vino, ma anche i territori, le storie e le tradizioni che li rendono unici. Smart Venues, più che un semplice progetto tech, si presenta come un ecosistema digitale capace di connettere produttori, cantine e retailer in un’unica esperienza interattiva e personalizzata.
Un ecosistema digitale per un vino phygital
Alla base del progetto c’è un’idea chiara: portare la digitalizzazione dentro la filiera agroalimentare, senza snaturarne l’anima artigianale. Con Smart Venues, infatti, la tecnologia non sostituisce l’esperienza sensoriale del vino, ma la amplifica. L’app consente agli utenti di accedere a schede dettagliate, video, storie e suggerimenti costruiti in base alle proprie preferenze, creando un percorso di degustazione e scoperta che unisce il mondo fisico a quello digitale.
Questa filosofia “phygital” – fusione di physical e digital – vuole rispondere a una delle sfide più attuali del mercato: trasformare la semplice vendita in relazione. Grazie alla raccolta e all’analisi dei dati, Smart Venues aiuta retailer e produttori a capire meglio i comportamenti dei consumatori, offrendo loro esperienze su misura. Dalla grande distribuzione fino agli store indipendenti, la piattaforma si propone come leva strategica per rendere la spesa, e in particolare l’acquisto del vino, un momento più consapevole, informato e coinvolgente.
In un periodo in cui la digitalizzazione nel settore agroalimentare avanza con lentezza, Smart Venues mostra un modello replicabile: unire la narrazione territoriale all’innovazione, rendendo ogni bottiglia un punto d’accesso a un racconto più ampio, fatto di identità, tracciabilità e sostenibilità.
Sicilia al centro della trasformazione Agrotech
Il debutto milanese di Smart Venues è solo la prima tappa di un progetto che affonda le radici in Sicilia. È qui che Softec SpA, in collaborazione con la Regione e con l’Enoteca Regionale della Sicilia sede del Sud-Est, ha dato vita al primo polo sperimentale dedicato alla digitalizzazione della filiera Agrotech. L’obiettivo è ambizioso: connettere produttori, tecnologie e mercati per sostenere una crescita sostenibile, competitiva e innovativa.
Attraverso l’iniziativa “Smart Venues for Agrotech Ecosystem”, Softec intende offrire strumenti avanzati per il marketing digitale, l’e-commerce e la gestione evoluta delle relazioni con i clienti. La logica è quella del “territorio connesso”: ogni vino diventa elemento di un sistema più ampio, dove la tecnologia contribuisce ad aumentare la visibilità dei brand locali, migliorare la distribuzione e creare valore condiviso lungo tutta la filiera.
A supportare il progetto è anche Cerisvi – Centro di Ricerca per lo Sviluppo e l’Innovazione – che, insieme alla capofila Softec SpA, lavora alla creazione di un laboratorio permanente per la sperimentazione di soluzioni digitali dedicate al settore enogastronomico. L’idea è quella di un modello scalabile, capace di espandersi oltre i confini regionali e di rappresentare un punto di riferimento per la trasformazione digitale dell’intero comparto agroalimentare italiano.
Dall’esperienza all’emozione: una nuova cultura
Smart Venues non vuole solo innovare il modo di acquistare o conoscere il vino. Il suo vero obiettivo è cambiare il modo di viverlo. L’intelligenza artificiale e la realtà aumentata si mettono al servizio delle emozioni, rendendo ogni degustazione un viaggio. L’app permette, per esempio, di inquadrare il QR code sull’etichetta e accedere immediatamente a contenuti multimediali: video-interviste ai produttori, descrizioni dei terroir e del vino stesso, abbinamenti consigliati, curiosità storiche e culturali.
Il risultato è una narrazione dinamica che fa leva sull’autenticità. Ogni calice racconta non solo un gusto, ma anche un territorio. Un approccio che dialoga con un pubblico sempre più attento alla qualità, alla provenienza e alla sostenibilità dei prodotti. Questa capacità di unire storytelling, tecnologia e identità locale fa di Smart Venues non un semplice prodotto digitale, ma una vera piattaforma culturale, destinata a ridefinire il rapporto tra il vino e le nuove generazioni di consumatori.
Con il suo debutto a Milano, Smart Venues lancia un messaggio forte: il futuro del vino è connesso, intelligente e profondamente umano. Dal vigneto siciliano alle tavole internazionali, il calice del domani parla il linguaggio del digitale, ma conserva il cuore del territorio.
A cura di Davide Cannata
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