La “snackification” sta rivoluzionando il modo di mangiare, ma non rappresenta necessariamente un nemico della salute. Se gestita con criterio, questa abitudine può diventare uno strumento per equilibrare energia, benessere e piacere durante tutta la giornata, persino durante il periodo di Natale. Al centro di questo cambio di paradigma c’è la qualità degli snack scelti e la capacità di inserirli in una routine alimentare consapevole.
A spiegarlo è la biologa nutrizionista Arianna Massimino, co‑fondatrice del brand di cioccolato senza zuccheri aggiunti Choco Zero, che sottolinea l’importanza di non arrivare affamati alle feste di Natale.
Un nuovo stile di vita a piccoli morsi
Dalla scrivania al divano, dai mezzi pubblici ai viaggi in auto, la giornata di molti italiani è ormai scandita da impegni frammentati. Questo ritmo rende sempre più difficile sedersi a tavola per tre pasti completi, soprattutto quando si avvicina il Natale e gli impegni si moltiplicano. In questo scenario si afferma la snackification: al posto di colazione, pranzo o cena tradizionali, aumentano i piccoli spuntini veloci.
Secondo il rapporto globale State of Snacking 2024 di Mondelēz, il 64% delle persone dichiara di preferire più snack e meno pasti strutturati. Il 62% considera gli spuntini parte integrante di uno stile di vita equilibrato, un dato che rimane costante anche prima di Natale.
Non si tratta solo di mancanza di tempo. I consumatori cercano soluzioni che uniscano gusto, praticità e sostegno energetico. La tendenza appare ancora più evidente tra le generazioni più giovani, che mostrano una propensione superiore alla media a sostituire i pasti con snack distribuiti nell’arco della giornata, magari sognando già le vacanze di Natale.
Quando lo snack diventa alleato
La snackification non è per forza un’abitudine sbagliata: è lo specchio di stili di vita che chiedono energia costante e piccoli momenti di piacere, sottolinea Arianna Massimino. Con Choco Zero, la nutrizionista ha scelto di studiare snack di cioccolato bilanciati, ideali anche come pensiero per Natale.
Il problema nasce quando lo spuntino diventa una compensazione emotiva o quando ci si affida a prodotti ultra processati. Questi ultimi, ricchi di zuccheri nascosti e grassi di bassa qualità, possono innescare picchi glicemici e senso di fame continua, nemici della linea specialmente a Natale.
In Italia, un’indagine realizzata da Gambero Rosso con NielsenIQ mostra che il 70% delle persone consuma almeno due snack al giorno. Se questi spuntini sono composti da merendine o prodotti da forno ricchi di zuccheri semplici, il risultato è un’altalena di energia e umore.
Gestita con intelligenza, però, la snackification può diventare un alleato. Inserire tra un pasto e l’altro piccoli snack completi aiuta a stabilizzare la glicemia e ad evitare gli eccessi alla tavola di Natale.
Dallo spuntino di emergenza al micro‑pasto consapevole
La chiave è passare dalla logica dello “spuntino di emergenza” a quella del piccolo pasto costruito con ingredienti semplici. Un quadratino di cioccolato fondente senza zuccheri aggiunti o una manciata di frutta secca possono diventare componenti di snack intelligenti, perfetti per arrivare in forma a Natale.
La biologa Arianna Massimino insiste anche sull’importanza di non saltare i pasti principali. Rinunciare al pranzo e tamponare la fame con assaggi continui può alterare i meccanismi ormonali che regolano appetito e sazietà. Fondamentale è imparare a riconoscere la fame nervosa: spesso si apre il frigorifero per noia o stress, magari pensando ai regali di Natale.
Per evitare gli eccessi, gli esperti consigliano porzioni già definite. Monoporzioni di cioccolato o frutta secca permettono di controllare meglio le quantità senza annullare il piacere del gusto, godendosi così l’atmosfera del Natale senza sensi di colpa.
Choco zero e la cultura del mangiare sano
Nel panorama della snackification consapevole si colloca l’esperienza di Choco Zero. Questa realtà italiana è nata nel 2020 dall’incontro tra la competenza nutrizionale di Arianna Massimino e l’impronta imprenditoriale di Antonio Borriello.
La startup ha scelto di occuparsi esclusivamente di cioccolato senza zuccheri aggiunti. Le tavolette monodose e gli snack sono pensati per offrire una quantità precisa di calorie e nutrienti. L’obiettivo è permettere a tutti di concedersi un momento di piacere, anche aspettando il prossimo Natale.
A cura di Davide Cannata
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