L’autunno in Toscana si trasforma in una stagione da vivere con tutti i sensi, tra castagne, tartufi e olio nuovo, prodotti che raccontano la storia e l’identità di un territorio unico. È un periodo che celebra la cultura materiale, la sapienza agricola e il genius loci, offrendo esperienze autentiche tra borghi, colline e mercati che valorizzano tradizioni secolari e nuove forme di empatia tra chi produce e chi desidera scoprire.
Castagne e tartufi: un evento unico a Firenze
Dal 12 al 14 dicembre 2025, la Fortezza da Basso di Firenze ospita “Castanea”, la prima fiera nazionale dedicata al castagno e ai suoi derivati, un evento che unisce produttori, trasformatori, artigiani e appassionati in una tre giorni di degustazioni tecniche, laboratori, convegni, showcooking, percorsi tematici e spazi esperienziali. Tra le eccellenze protagoniste: il Marrone del Mugello IGP, la Castagna del Monte Amiata IGP, il Marrone di Caprese Michelangelo DOP, la Farina di Neccio della Garfagnana DOP e la Farina di Castagne della Lunigiana DOP, tutte note per il gusto delicato e per la filiera resiliente che le contraddistingue. L’evento valorizza il castagno anche dal punto di vista culturale, ambientale e artigianale, con particolare attenzione alla sostenibilità.

Lunigiana castagne vagliatura PH Press
In Toscana, il castagno è ancora oggi chiamato “albero del pane”, e la sua storia è legata a luoghi della memoria come l’Ecomuseo della castagna di Ortignano Raggiolo, il Museo del Castagno a Colognora di Pescaglia e il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno a Marradi, che raccolgono materiale scientifico e valorizzano la castanicoltura italiana dal punto di vista storico, sociale ed economico.
Il profumo del tartufo bianco
L’autunno toscano è anche la stagione del tartufo bianco, uno dei prodotti più nobili della cucina italiana. La Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato, giunta alla 54ª edizione, si svolge nei weekend del 15-16, 22-23 e 29-30 novembre 2025, trasformando il borgo in un laboratorio del gusto a cielo aperto. La manifestazione offre mercatini, degustazioni, showcooking, menu a tema e cacce al tartufo, coinvolgendo produttori e visitatori in un’esperienza che fonde gastronomia e identità territoriale.
San Miniato è simbolo di questa eccellenza, con il ritrovamento, nel 1954, del tartufo bianco più grande del mondo, celebrato con un monumento dedicato al tartufaio Arturo Gallerini e al suo cane Parigi. Il Museo del Tartufo delle Colline Samminiatesi (MuTart) e il Museo del Tartufo di San Giovanni d’Asso, primo in Italia, propongono esperienze sensoriali come “odorama”, una divertente giostra olfattiva, per conoscere più da vicino il mondo del tartufo.
Olio nuovo e sapori della tradizione
Tra ottobre e dicembre, la raccolta delle olive anima la campagna toscana con il rito antico del frantoio e la nascita dell’olio extravergine giovane, profumato e vibrante. La XXXII Festa dell’Olio di San Quirico d’Orcia, dal 5 all’8 dicembre 2025, celebra la qualità dell’olio extravergine d’oliva della Val d’Orcia, patrimonio dell’Umanità, con degustazioni, visite ai frantoi, trekking tra gli ulivi, tour in e-bike e laboratori dedicati all’olio ed erbe aromatiche.
La Toscana vanta diverse DOP: Chianti Classico DOP, Terre di Siena DOP, Seggiano DOP e Lucca DOP, ognuna con caratteristiche uniche che raccontano il territorio attraverso il gusto. Ogni prodotto porta con sé una ricetta tradizionale. Le Lasagne “Bastarde” della Lunigiana, preparate con farina di castagne della Lunigiana DOP e farina di grano duro, si accompagnano a burro e salvia, parmigiano o sugo di funghi. La Stracciatella in brodo al tartufo bianco di San Miniato è un balsamo autunnale, con uova, formaggio, pangrattato e lamelle di tartufo fresco. La Zuppa alla frantoiana, a base di fagioli, verdure di monte e olio extravergine nuovo, è ideale per assaporare la stagione nei frantoi della Val d’Orcia.
L’autunno in Toscana è un invito a viaggiare tra boschi, colline e borghi, lasciandosi guidare da profumi e sapori che raccontano storia e nuove forme di empatia tra chi produce e chi desidera scoprire. Per itinerari, ricette e consigli su produttori da visitare, si può consultare www.vetrina.toscana.it e www.visittuscany.com.
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