A Forte dei Marmi, in Versilia, mentre il sole estivo illumina chi ama mostrarsi, c’è chi apparecchia con tovaglie a quadri blu e bianchi, ma senza ostentazione o fretta. Ogni dettaglio artificioso o troppo appariscente resta assente. Questo è il rito quotidiano che Filippo al Forte coltiva attorno alla sua tavola, giorno dopo giorno.
Nel vivace scenario di ristoranti e volti della città, distinguersi non significa mettersi in mostra. Filippo resta discreto: vicino al centro ma leggermente defilato, accoglie chi sa cosa cercare. Come un invito scritto a mano, propone un concetto chiaro e quasi provocatorio: la tavola non è un oggetto da esibire, ma uno spazio da vivere. Non per nostalgia, ma per scelta consapevole.
Forte dei Marmi, Versilia, Italy PH Pinterest
Qui il pollo fritto ritorna alle origini: croccante, profumato, irresistibile. I piatti della tradizione non hanno bisogno di reinventarsi. In sala riecheggiano espressioni in dialetto, le risate precedono il vino, il servizio è curato ma mai artificioso. Il menu non segue le mode del momento.
Un ritorno alle atmosfere della Versilia di un tempo
Tutto richiama una cena di altri tempi: mani esperte che lavorano, stoviglie che tintinnano, conversazioni che si intrecciano lungo la tavola. Sono sapori e gesti autentici che restano invariati perché già perfetti così.
Il risultato sorprende: un locale genuino, che conquista modernità proprio non inseguendola. Filippo al Forte nasce dal desiderio di chi conosce profondamente Forte dei Marmi. Cresciuto tra le sue vie in anni di eleganza semplice, Filippo sceglie di tornare in Versilia con un’idea precisa: una tavola conviviale, essenziale e vera.
Una trattoria dove si mangia bene, si condivide e ci si sente parte di una storia. Tradizione e semplicità convivono senza clamore. Lo stile resta discreto, il calore diventa eleganza autentica. Filippo al Forte offre un’esperienza che resta nel cuore per la sua genuinità.
Spaghetti alle arselle: un classico di mare pronto a sorprendere
Ingredienti per 4 persone:
400 g di spaghettini
300 g di arselle sgusciate
4 spicchi d’aglio
Peperoncino e vino bianco q.b.
20 g di prezzemolo
Brodo vegetale q.b.
In una padella capiente, scaldate abbondante olio con gli spicchi d’aglio e un pizzico di peperoncino. Fate soffriggere delicatamente, quindi aggiungete l’acqua delle arselle e sfumate con vino bianco. Unite la pasta e cuocete usando brodo vegetale e acqua salata in quantità pari. Un minuto prima della fine, aggiungete le arselle e il prezzemolo, togliete dal fuoco e mantecate con generoso olio extravergine. Gli spaghetti sono pronti per essere serviti.
Polpettine rosse del convento: sapori che raccontano la storia della Versilia
Ingredienti per 6 persone:
1/2 kg di macinato di manzo
Mollica di pane bianco raffermo
Latte q.b.
Formaggio grana e pecorino romano
2 uova
4 pomodori freschi
Capperi di Pantelleria, timo, prezzemolo tritato, sale e pepe q.b.
Ammollate la mollica di pane con il latte in una scodella. Aggiungete parmigiano, pecorino, carne macinata, sale e prezzemolo tritato, quindi unite le uova e lavorate l’impasto fino a ottenere una consistenza compatta. Formate le polpettine e disponetele in una teglia da forno.
Per la salsa, cuocete una cipolla affettata con olio extravergine, aggiungete i pomodori a pezzi, il timo, una foglia di alloro, sale e pepe e fate sobbollire 30 minuti. Unite i capperi. Versate la salsa nella teglia e adagiate le polpettine, quindi cuocete in forno a 180° per circa 20 minuti.
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