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160 anni Gianduiotto 1865

Gianduiotto Caffarel: La festa del cioccolato a Torino

Caffarel omaggia la sua città natale con un evento esclusivo in via Lagrange che ripercorre la storia del Gianduiotto attraverso i cinque sensi.

Da Redazione Novella Cucina

Torino celebra un’icona del gusto: i 160 anni del Gianduiotto Caffarel. Nel cuore di Torino, tra le vie eleganti che raccontano storie d’arte e sapori, Caffarel celebra un traguardo straordinario: i 160 anni del Gianduiotto, simbolo intramontabile della tradizione dolciaria piemontese.

L’azienda, fondata nel 1826 e da sempre radicata nel territorio, ha deciso di rendere omaggio al suo prodotto più amato attraverso un’installazione sensoriale che unisce tradizione, emozione e innovazione. Dal 29 al 30 novembre, via Lagrange si è trasformata in un palcoscenico di esperienze e ricordi, accogliendo cittadini e turisti in un viaggio unico nel mondo del cioccolato gianduia.

L’evento, gratuito e aperto a tutti, ha voluto celebrare non solo una ricorrenza storica, ma anche il valore culturale ed emotivo che il Gianduiotto rappresenta per i torinesi e per l’Italia intera. L’installazione, realizzata in una struttura che riproduce la forma del celebre cioccolatino dorato, si presenta come un vero e proprio percorso multisensoriale articolato in cinque tappe, ciascuna dedicata a un senso – olfatto, udito, gusto, tatto e vista.

Il percorso accompagna il visitatore in un’esperienza che racconta la nascita, l’evoluzione e il significato di un prodotto diventato sinonimo di eleganza, qualità e passione.

Un viaggio sensoriale nel mondo del Gianduiotto

All’interno della struttura, i profumi avvolgenti di cacao e nocciola accolgono i visitatori nel primo corner, dedicato all’olfatto. Qui si respira la storia di una ricetta antica, nata a Torino nel 1865 e custodita con cura dai maestri cioccolatieri di Caffarel. Le essenze, diffuse nell’aria, evocano il calore dei laboratori artigianali e la dolcezza del cioccolato appena creato.

Nel secondo spazio, dedicato all’udito, le note di una narrazione sonora accompagnano i visitatori in un racconto immersivo: voci, suoni e atmosfere ripercorrono l’evoluzione del Gianduiotto, dalle prime lavorazioni manuali al presente, in cui la tradizione si sposa con le tecnologie moderne. È un viaggio nel tempo che restituisce la magia del lavoro umano, la dedizione degli artigiani e la continua ricerca dell’equilibrio perfetto tra cacao e nocciola.

Il percorso continua con il corner del gusto, dove il piacere si fa tangibile: qui è possibile degustare nocciole tostate e assaporare l’inconfondibile cremosità del Gianduiotto classico. Al centro dello spazio, un’isola dedicata alla degustazione invita a scoprire, o riscoprire, la consistenza vellutata e il retrogusto armonioso che sono il segno distintivo di Caffarel da 160 anni.

Gli ultimi due corner completano questa esperienza: quello del tatto, dove texture e materiali evocativi raccontano la maestria della manifattura; e quello della vista, che propone una galleria visiva fatta di immagini d’archivio, manifesti storici e momenti di vita che hanno scandito la storia del marchio.

Tradizione e innovazione: il segreto di Caffarel

Come ha spiegato Valeria Ungaro, Marketing Director di Caffarel, il Gianduiotto non è soltanto un cioccolatino ma un patrimonio culturale e affettivo che unisce generazioni. “Con questa installazione abbiamo voluto rendere omaggio a Torino, la città in cui tutto è iniziato e che da sempre ispira la nostra creatività”, ha commentato. “Celebrare 160 anni del Gianduiotto significa rinnovare un legame profondo con le persone e con la tradizione, guardando al futuro con lo stesso spirito di passione e innovazione che contraddistingue Caffarel da quasi due secoli.”

Le parole di Ungaro riflettono l’essenza dell’evento: raccontare una storia di eccellenza italiana capace di coniugare passato e futuro. Il Gianduiotto, nato in un’epoca di grande fermento culturale, continua a incarnare l’ingegno e l’eleganza del Made in Italy.

Anche oggi, nonostante le nuove tendenze del mercato e i mutamenti nei gusti del pubblico, Caffarel rimane fedele ai suoi valori originari, rinnovandosi con creatività e attenzione ai dettagli senza perdere la propria autenticità. Dalla lavorazione accurata delle materie prime alla creazione di forme e confezioni eleganti, ogni elemento racconta la stessa filosofia che ha reso grande il marchio nel mondo: la capacità di emozionare attraverso la qualità.

L’installazione, dunque, non è solo una celebrazione, ma anche una dichiarazione di intenti: continuare a innovare rimanendo fedeli alla propria storia.

Torino e Caffarel: un legame che dura da due secoli

Torino e il cioccolato formano da secoli un binomio inscindibile. È qui che sono nati i grandi maestri del cioccolato italiano; è qui che la nocciola piemontese ha incontrato il cacao, dando origine a un sapore unico, destinato a conquistare il mondo. Il Gianduiotto, introdotto ufficialmente nel 1865 durante il Carnevale torinese, deve il suo nome a Gianduja, la maschera rappresentativa del Piemonte. Da allora, questo piccolo lingotto dorato è diventato l’emblema della città, simbolo di eleganza e raffinatezza.

Con la celebrazione dei 160 anni del Gianduiotto, Caffarel conferma ancora una volta il legame profondo con la sua terra. L’installazione di via Lagrange diventa così un tributo non solo al prodotto, ma anche alla città che lo ha visto nascere. Un luogo di incontro tra memoria e innovazione, dove ogni visitatore può rivivere emozioni legate al gusto, alla famiglia e alla tradizione.

Dalla sua fondazione nel 1826, l’azienda ha portato nel mondo l’eccellenza artigianale piemontese, trasformando il gesto di mangiare un cioccolatino in un’esperienza di piacere e cultura. Con questa iniziativa, Caffarel rinnova la promessa di custodire e innovare, dimostrando che la vera qualità resiste al tempo e continua a sorprendere. Torino, ancora una volta, si conferma capitale del cioccolato e custode di una storia che profuma di passione, arte e dolcezza.

A cura di Davide Cannata

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